01/01/2025
James Dingley
Questo articolo cerca di esaminare l’incapacità dei responsabili politici delle relazioni internazionali di considerare seriamente il ruolo della religione, soprattutto quando gli Stati occidentali “cristiani” cercano di intervenire in società non cristiane, come l’Afghanistan, sia in termini di aiuti allo sviluppo che di costruzione di uno stato politico.
Lorenzo Cerimele
Prendendo spunto dalle fonti diplomatiche e dalle opere più importanti riguardanti l’argomento, si è voluta tratteggiare la storia delle relazioni italoasburgiche intorno allo schiudersi della delicata crisi macedone a cavallo tra secolo XIX e XX. L’intervallo temporale dell’analisi in questione inizia con gli accordi di Monza portati avanti dal Visconti Venosta nel 1900-1901 sino ai convegni di Abbazia e Venezia del 1904 e 1905, durante i quali il Regno d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico riuscirono ad estendere il principio del «noli me tangere» tanto ai vilayet albanesi di Scutari e Giannina quanto ai restanti vilayet «macedoni» appartenenti alla Porta ottomana.
Marco Marsili
Attraverso la ricostruzione delle politiche delle amministrazioni statunitensi che si sono succedute nel corso degli anni (2002-2024), questo contributo ripercorre due decenni di gravi violazioni dei diritti umani nel campo di detenzione di Guantánamo, e mira a preservare la memoria di uno degli episodi più vergognosi della storia nordamericana.
Rodolfo Bastianelli
Questo articolo nella prima parte analizza le immunità di cui dispone il Presidente degli Stati Uniti, descrivendo i precedenti storici dei procedimenti legali che hanno coinvolto la Casa Bianca unitamente alle pronunce ed ai pareri espressi dalla Corte Suprema e dal Dipartimento della Giustizia in merito alle garanzie e i privilegi di cui gode il Presidente nel corso del suo mandato. Nella seconda parte è trattata la questione dell’Executive Privilege ed i limiti che questo incontra quando è avviata una procedura di Impeachment.
Giuseppe Nastri
La mentalità russa, per cui un pensiero autonomo può apparire sleale alla patria, è stata forgiata da difficili condizioni geografiche, minacce esterne e una forte autorità centrale. Radicata nello Stato variago di Novgorod e Kiev, nell’Ortodossia e nel cesaropapismo bizantino, la Russia ha affrontato l’occupazione mongola, invasioni occidentali e incursioni di cacciatori di schiavi dal Sud. La necessità di difesa e di espansione e un grave divario sociale hanno rafforzato la resilienza e lo spirito di sacrificio, ma hanno aggravato le difficoltà per le masse.
