Con un gruppo di amici, tempo fa, ci chiedemmo se non fosse il caso di considerare la storia della relazioni internazionali e lo studio delle istituzioni politiche e giuridiche internazionali come una “missione civica” al servizio delle donne e degli uomini del nostro tempo: per avvicinarci tutti insieme a realtà sempre più complesse e note solo agli “addetti ai lavori”.
La realtà internazionale del nostro tempo risente di un profluvio d’informazioni che scorre a una velocità digitale inversamente proporzionale alla nostra capacità di elaborarle. Abbiamo dunque pensato che occorresse fermarsi, riflettere su alcuni temi che, per quanto conosciuti e dibattuti anche a livello di “mediazione di massa”, pure non sono banalizzabili.
Abbiamo pensato che occorresse riflettere su un mondo che cambia assai velocemente, e che occorresse farlo senza steccati e utilizzando l’apporto di varie discipline, tutte ugualmente utili a comprendere lo sviluppo e l’inviluppo dei tempi che viviamo.
E’ questa la ragione per cui è nato il World Evolution Institute il cui motto, Omnia Intelligere, sintetizza meglio di ogni altra formula l’intento che ci proponiamo: cercare di comprendere gli eventi internazionali attraverso periodici dossier tematici; prestando attenzione a ogni cosa con lo studio, con l’ascolto e con il rispetto verso ciò che spesso fuoriesce dai nostri paradigmi, ma che proprio per questo merita esercizio di discernimento.
In quest’avventura ci saranno compagni di viaggio ex ministri degli esteri, ambasciatori, studiosi di grandissimo prestigio, giovani ricercatori di talento. Hanno accettato con entusiasmo di far parte del comitato scientifico e di quello di redazione. A tutti loro vada il mio grazie, accingendomi ad assumere la direzione di questo think-tank.
Ma un ringraziamento particolare tengo a esprimere alla prof. Maria Grazia Melchionni, che ha accettato di ospitare i nostri dossier anche nelle pagine del sito della prestigiosissima “Rivista di Studi Politici Internazionali” che, gemmata nella gloriosa Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze, dal lontano 1934 è autorevole punto di riferimento per storici, politologi, diplomatici e operatori internazionali. Alla professoressa Melchionni, allieva dell’indimenticato professor Giuseppe Vedovato (direttore della Rivista dal 1947), esprimo profonda gratitudine per l’accoglienza che ha voluto riservare al World Evolution Institute, e per le occasioni di sinergia che certamente non mancheranno nel nostro percorso comune.
Il comitato Scientifico del WEI è così composto:
– Massimiliano Cricco (Haute École Pédagogique du Canton de Vaud, Lausanne)
– Massimiliano Guderzo (Università degli Studi di Siena)
– Maria Grazia Melchionni (Rivista di Studi Politici Internazionali – Jean Monnet Chair of History)
– Matteo Luigi Napolitano (Università degli Studi del Molise)
– Zane Segle (The Citadel – The Military College of South Carolina)
– Fabio Serricchio (Università degli Studi del Molise)
– Miodrag Vlahović (Ex Ministro degli Esteri del Montenegro – Ambasciatore)
– Sinisa Vukovic (Johns Hopkins University SAIS – Washington DC)
– Limore Yagil (Université Paris IV-Sorbonne – University of Tel Aviv)
– Jerzy Zdanowski (Accademia delle Scienze di Polonia – Krakowska Akademia “Modrzewskiego”)
La Segreteria Scientifica è curata dai Dottori Lorenzo Cerimele, Francesco Fusco e Peyman Vitone, Dottorandi di RIcerca dell’Università degli Studi del Molise.
GLOBAL CINA – WEI Journal 2021, n. 1
Il dossier con cui esordiamo, e che può scaricarsi da questa pagina, è dedicato alla Cina. Non c’è bisogno di rilevare l’importanza geopolitica e strategica di questo colosso mondiale. Dichiariamo fin da subito i limiti di un’analisi che non pretende affatto di essere esaustiva. Abbiamo preferito concentrarci su singoli temi che speriamo possano interessare il lettore, e che crediamo siano su piste di analisi non troppo frequentemente battute.
Da oriente a occidente, fino a toccare il cosiddetto “sud del mondo”, la Cina è un attore globale. Abbiamo cercato di analizzare dei test-cases di un’azione che non è governata solo dall’interesse nazionale di una superpotenza i cui connotati e le cui relazioni esterne sono stati oggetto di studi approfonditi e molto seri anche in Italia. Il nostro tentativo è stato semplicemente quello di spiegare che la Cina agisce sulla base di molteplici ragioni non tutte individuabili (e semplificabili) nel suo ruolo di superpotenza continentale asiatica.
Proporremo quindi al lettore un insieme di casi, in verità non irrilevanti, in cui l’azione cinese si è dispiegata a tutto sesto, guidata da un insieme di elementi che abbiamo cercato di spiegare. Al contempo, abbiamo tenuto presenti anche i fattori che hanno mosso gli interlocutori della Cina nell’intessere con essa relazioni nei più svariati campi della cooperazione bilaterale.
Saremo oltremodo soddisfatti se avremo suscitato in chi legge qualche curiosa brama di sapere di più circa alcune dinamiche che attualmente governano la diplomazia cinese, con i suoi addentellati socio-economici e culturali, oltre che ovviamente politici-
Gli scritti che precedono sono firmati, oltre che da me, da Peyman Vitone, Francesco Fusco e Lorenzo Cerimele, tre giovani ricercatori e Dottorandi di ricerca che collaborano alle mie cattedre di Storia delle Relazioni Internazionali, di Diplomazia, di Politica Internazionale e Relazioni Internazionali. Sono giovani studiosi che hanno già, e stanno ancora maturando, un curriculum scientifico di rilievo. Ho pensato fosse giusto metterli subito alla prova in questa nuova avventura scientifica, e di calarli subito nel mar mosso dell’analisi “dura e pura” delle relazioni internazionali contemporanee. Di eventuali errori o mancanze che noterà in queste pagine, voglia pertanto il lettore considerarmi il solo responsabile.
Matteo Luigi Napolitano
Università degli Studi del Molise
Direttore Generale del WEI
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