10/04/2025
Angelo Santagostino-Hatice Yazgan
Tra il 2023 e il 2024 la politica estera turca, con la leadership del presidente Recep Tayyip Erdoğan e del suo ministro degli Esteri Hakan Fidan, precedentemente a capo dei servizi segreti, ha assunto un carattere molto deciso. Suo obiettivo finale quello di fare della Turchia una potenza regionale, ma con l’ambizione a divenire qualcosa di più nello scenario geopolitico internazionale. Da lungo tempo candidata a divenire membro dell’UE, ma con negoziati bloccati da quasi un decennio, la Turchia sta mostrando interesse nei BRICS. Potrebbe divenirne membro a breve: una decisione che cambierebbe sostanzialmente i suoi rapporti con l’UE e con gli Stati Uniti da un lato, ma anche con la Cina e la Russia dall’altro.
Vito Monte
L’articolo esplora il concetto di neutralità nel contesto degli attuali conflitti globali, sottolineando la necessità per l’Unione Europea (UE) di ridefinire le proprie politiche estere e di difesa. L’articolo evidenzia la militarizzazione in corso dell’ordine internazionale con riferimenti ai conflitti in Israele - Palestina, Russia - Ucraina, Africa centrale e Medio Oriente. L’articolo critica l’illusione post-Guerra fredda di un mondo sicuro guidato dalla finanza e dal commercio, sottolineando l’incapacità di riconoscere le minacce emergenti di Cina e Russia.
Bruno Pierri
All’alba degli anni ’70, il commercio era considerato dal governo britannico un mezzo attraverso il quale guadagnare una quota quanto maggiore possibile del mercato cinese, oltre che migliorare le relazioni politiche. Ciò era possibile in quanto Pechino si dimostrava abbastanza pragmatica da perseguire gli interessi nazionali senza essere guidata dal fervore ideologico. La Rivoluzione culturale non aveva distrutto l’economia e le questioni commerciali si sovrapponevano a quelle strategiche, che vedevano l’Unione Sovietica come avversario comune della collaborazione tra capitalismo e comunismo cinese.
Maddalena Valacchi
Come due binari paralleli, negli anni ’80 la storia cinese e polacca hanno seguito percorsi simili ma con esiti differenti. Questo articolo esplora le sfide condivise, i successi e i fallimenti nella sfera sociale ed economica, esaminando il grado di consapevolezza riguardo a queste somiglianze e il loro impatto sulle percezioni reciproche. L’analisi delle fonti archivistiche e della copertura mediatica rivela che mentre la Cina percepiva la Polonia come un modello potenzialmente prezioso per la (cattiva) gestione sociale ed economica, la Polonia iniziò a considerare la Cina come punto di riferimento per la gestione economica solo alla fine della Guerra fredda.
Giovanni Barbieri
A sedici anni dalla nascita formale della coalizione dei BRICS, nel mondo sono avvenuti molti cambiamenti che hanno rivoluzionato la struttura delle relazioni internazionali e il funzionamento del sistema economico globale. Sebbene non sia certo che questi cambiamenti siano direttamente collegabili all’azione dei BRICS, si può certamente affermare che senza l’esistenza dei BRICS alcuni di questi cambiamenti non avrebbero avuto luogo.