RSPI 2019/3

29/11/2019

Le migrazioni interne e internazionali: analisi storica e prospettive politiche. Il caso italiano

Nicola Acocella

Questo articolo si occupa essenzialmente delle emigrazioni che riguardano l’Italia. Esse vanno inquadrate nell’ambito più generale del fenomeno delle migrazioni di altri popoli delle quali condividono spesso molti aspetti, pur diversificandosene per altri versi. L’analisi ha una dimensione temporale. Si ritiene, infatti, che molti aspetti della realtà attuale debbano essere illuminati dall’analisi storica: soltanto collocando i fenomeni che si hanno sotto gli occhi in un tale tipo di analisi è possibile comprenderne la natura e, soprattutto, indicare politiche opportune anche sul piano dell’equità.

On Trump’s trade war

Riccardo Fiorentini

Con l’introduzione nel gennaio 2018 di nuovi dazi sulle importazioni di pannelli solari e di lavatrici per un valore di 8,5 e 1,8 miliardi di dollari, l’amministrazione Trump ha avviato una guerra commerciale contro la Cina e altri partners commerciali compresi gli alleati europei. Per Trump il persistente disavanzo commerciale degli Stati Uniti è causato da pratiche commerciali ‘sleali’ e l’uso di dazi compensativi è necessario per ricreare condizioni di parità competitiva nei mercati internazionali.

Culture and identity, basic reference for European and Italian diplomacy

Giulio Terzi di Sant'Agata

Il soft power rappresenta il quadro di riferimento essenziale per la diplomazia della cultura tra gli Stati membri dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali impegnate nella promozione della pace, della sicurezza e del dialogo all’interno della famiglia delle Nazioni. Nell’ultimo decennio, si è però assistito al fiorire di una preoccupante variante del soft power, quella dello sharp power, favorita dalla rapida diffusione di una vasta gamma di strumenti: le tecnologie dell’informazione, amplificatori del potere politico, economico e militare.

Russia and European Union: five years after Crimea

Mikhail Nosov

Attualmente le relazioni della Russia con l’Unione Europea sono scese ad un livello estremamente basso. Il complesso delle sanzioni economiche e politiche imposte dall’UE alla Russia a partire dal marzo 2014 e delle contro sanzioni russe ha dato avvio al deterioramento dei rapporti bilaterali.
I risultati politici negativi delle sanzioni sono stati la crescita di un sentimento anti-russo in Europa e il parziale isolamento della Russia. Lo sviluppo futuro della Russia richiede urgentemente una va di uscita dall’attuale impasse nelle relazioni con l’Occidente.

«L’Italia è come la Giordania paese mediterraneo»: lo stabilimento della Missione dipomatica italiana ed Amman

Federico Vidic

Come emerge dai documenti diplomatici, in parte inediti, esaminati per questa ricerca, l’apertura della missione diplomatica italiana ad Amman nell’estate 1949 fu il risultato di un negoziato, durato poco più di due anni, intrapreso all’indomani del trattato di pace di Parigi, con cui si apriva una nuova fase per la politica estera italiana. I responsabili politici del tempo, De Gasperi, Sforza e Moro, erano decisi a creare nuovi rapporti di amicizia e collaborazione con i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente.

L’Erasmus e l’esercito europeo? La sicurezza internazionale in Europa e la matematica per i sistemi complessi

Marco Marcovina

È riemerso il dibattito sul ruolo dell’Unione Europea come fattore di sicurezza internazionale. In particolare si dibatte se il lungo periodo di pace successivo alla Seconda guerra mondiale sia merito del processo d’integrazione europea o, invece, della deterrenza nucleare. La questione, di grande rilevanza teorica e pratica, si inserisce nel quadro più ampio del confronto tra la scuola realista delle relazioni internazionali e quella liberale.

Les différents visages de la guerre dans la pensée politique européenne entre le XIXème et XXème siècle

Claudio Giulio Anta

Il nuovo clima culturale determinato dalla crisi del positivismo favorì un vivace dibattito sul tema della guerra. Innanzitutto si assistette al superamento delle tesi hegeliane sul conflitto armato quale fenomeno inevitabile ed etico e all’affermazione delle correnti irrazionaliste (Friedrich Nietzsche, Giovanni Papini).