23/02/2023
Maria Grazia Melchionni - Giampaolo Malgeri
Nell’Introduzione Maria Grazia Melchionni motiva la decisione di affiancare al diario di Carlo Sforza anche note, complementari o integrative, tratte da quello della sua consorte, Valentina Errembault de Dudzeele, e ne descrive la figura straordinaria e l’importanza nella vita del Conte. Ministro degli Affari Esteri dal terzo al sesto governo De Gasperi (2 febbraio 1947-26 luglio 1951), Carlo Sforza fu l’attore principale nella ricostruzione delle relazioni internazionali del Paese, uscito sconfitto e isolato dalla guerra mondiale e che si trovava in una situazione politica interna estremamente fragile.
James Dingely
L’articolo analizza le radici del terrorismo in Irlanda prima e dopo il 1920, fino al periodo della campagna provvisoria dell’IRA nell’Irlanda del Nord (1969-2007). Le colloca nella storia socioeconomica e politica dell’Irlanda nel 19° secolo, osservando come lo sviluppo industriale moderno fosse limitato al Nord (Ulster), dove erano predominanti i Protestanti. Nel Sud, invece, una élite tradizionale protestante di proprietari terrieri aristocratici dominava su una popolazione prevalentemente
cattolica.
Mathilde Massa
Obiettivo dell’articolo è analizzare la relazione di lunga durata tra FMI e Cina. Tra i membri originari del FMI vi era la Cina. Successivamente, dopo la guerra civile che nel 1949 segnò la vittoria dei comunisti guidati da Mao Zedong, la Repubblica di Cina, trasferitasi a Taiwan, non soltanto mantenne il seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ma venne anche riconosciuta dalla maggior parte dei membri del FMI come unico governo della Cina.
Emanuela Del Re
L’instabilità nel Sahel è alimentata anche dalle campagne di disinformazione che hanno un impatto su tutto il Continente africano. La disinformazione non è un fenomeno nuovo: tuttavia, negli ultimi anni ha acquisito grande rilievo riuscendo ad influenzare il discorso politico e a manipolare l’opinione pubblica.
Thomas Delattre
In questo articolo l’autore svolge una breve analisi del patriottismo russo e della sua forma ufficiale, il nazional-patriottismo, in particolare in rapporto al fenomeno dell’educazione patriottica. Basandosi su ricerche condotte nell’ambito della sua tesi di dottorato, l’autore propone una visione del patriottismo russo che non si limita alla sua forma ufficiale, ma ne dimostra la natura anche molto personale, per cui ogni individuo lo ricostruisce secondo il proprio sistema di credenze, pur seguendo tre valori strutturali fissi: amore, servizio, unità.
Orazio Maria Gnerre
Il treno è stato una delle invenzioni tecniche più importanti per l’essere umano e le sue società. Esso ha ristrutturato le meccaniche degli spostamenti umani e degli scambi culturali e commerciali, ridisegnando anche, attraverso la sua influenza, le carte politiche del mondo. In questo breve articolo si è voluto considerare la mutua influenza che si è stabilita tra il treno e le idee politiche “democratico-radicali” e socialiste, divenendo quasi un binomio inscindibile.
Kirill Terentiev
Diplomatico in servizio per alcuni anni in Italia, l’autore ha voluto studiare come si è manifestata nella “penisola degli Appennini” la “questione ebraica” al tempo del fascismo. Ha operato una scelta oculata delle più rappresentative fonti storiografiche e documentarie, ha raccolto anche alcune testimonianze orali, e con un freddo sguardo esterno alla vicenda ha ricostruito brevemente il sorgere e l’evoluzione di tale questione durante il Ventennio, mostrandone il carattere sciovinistico e la forte politicizzazione.