RSPI 2017/2

31/07/2017

L’ambiguïté du Brexit: quelques réflexions économiques

Alain Buzelay

Il Regno Unito non ha mai veramente aderito all’Unione Europea. Poco tempo dopo la sua adesione, aveva indicato che l’area comunitaria, commercialmente e finanziariamente, non era abbastanza liberale. Era troppo interventista e sovragovernativa. Perciò si oppose a molte iniziative comunitarie relative all’organizzazione dell’agricoltura, alla moneta unica, a materie commerciali, sociali e fiscali. Nell’attuale Unione Europea, il Regno Unito è solamente
interessato alla liberalizzazione del commercio, vale a dire il grande mercato. Così intende negoziare il ritiro dall’Unione Europea mantenendo l’unità con il grande mercato. Questa strategia non è condivisa dagli altri 27 Stati membri.

Il Sole di Erbil. Genesi e sviluppo politico del Kurdistan iracheno

Francesco Fusco

Il Kurdistan iracheno è una regione dell’Iraq abitata da circa 5 milioni di curdi e si compone di tre distretti: Erbil, Sulaymaniyah e Duhok. Oggi la regione del Kurdistan iracheno, pur essendo formalmente parte dello Stato iracheno, è di fatto un’area indipendente da Baghdad. A seguito di molteplici lotte, infatti, i curdi dell’Iraq sono riusciti nell’intento di guadagnarsi una netta autonomia rispetto all’autorità centrale, prima espressione arabo-sunnita, in seguito al 2003 arabosciita.

Globalizzazione. Controglobalizzazione. Contro Controglobalizzazione

Antonio Saccà

L’Autore analizza le concezioni che al presente dominano in campo economico-sociale con determinanti conseguenze politiche: il nazionalismo economico, l’internazionalismo economico.
Quest’ultimo ha imperversato per decenni. Consisteva e consiste nel rendere i sistemi economici intersecati mediante una pressoché totale liberalizzazione di merci, capitali, persone, servizi. Il presupposto era e rimane la convinzione che in tal modo l’intero pianeta si sviluppi positivamente.

Civil society in contemporary India. An analysis in the conceptual framework of Western social theory

Elisabetta Basile

Lo scritto analizza la natura e il funzionamento della società civile indiana. Poggia sull’ipotesi che la società civile eserciti un forte impatto sull’organizzazione economica e sulle relazioni di potere nella società e nell’economia. Sostiene che interpretare la società civile indiana come la ‘buona’ società descritta da Tocqueville non è corretto, mentre, per conseguenza della forte influenza degli
interessi di parte, l’interpretazione di Gramsci appare molto più aderente all’evidenza empirica. Sostiene anche che le associazioni della società civile costruiscono il consenso sociale sugli interessi egemonici.

La nascita della «Rivista di Studi Politici Internazionali»

Giampaolo Malgeri

L’Autore ricostruisce le inziative promosse all'inizio degli anni Trenta dal R. Istituto di Scienze Sociali e Politiche “Cesare Alfieri” per lo sviluppo degli studi in campo politico-internazionale da cui ebbe origine, nel 1934, la Rivista di Studi Politici Internazionali. L’articolo prende le mosse da quella spinta al rilancio e al rinnovamento della formazione e della ricerca in campo politico-internazionale
cui, tra la fine degli anni Venti e la prima metà degli anni Trenta, si dedicarono con un'azione convergente esponenti del mondo della politica e della cultura,coniugando interesse scientifico e finalità politiche in una sintesi che ebbe però il merito di avviare una stagione di profondo rinnovamento degli studi nel campo della politica internazionale.

Il ruolo di Jacopo Mazzei nelle istituzioni culturali fiorentine del suo tempo

Maria Grazia Melchionni

Il contributo, basato essenzialmente su un’ampia disamina di fonti archivistiche,, presenta la figura di un eminente studioso di politica economica internazionale, il professore Jacopo Mazzei.
Discendente da un’antica famiglia fiorentina, accademico di spicco, questi fu al vertice della più gran parte delle istituzioni culturali della città dal 1936 alla fine della guerra.