Ottobre – Dicembre 2014

15/12/2014

Lo stato d’attuazione della politica estera europea

Sandro De Bernardin

Lo sviluppo ancora limitato della politica estera europea deriva dalle carenze della politica d’integrazione europea. Nonostante ciò, non si può negare che una politica estera europea esista. Infatti, i partner europei condividono un genuino interesse a raggiungere una convergenza su come trattare gli affari internazionali.

Main vectors of Russia’s foreign policy (1991-2014)

Tatiana Zonova - Roman Reinhardt

L’articolo mette in luce l’evoluzione dell’approccio russo alla politica estera nel periodo dal 1991 al 2014 in relazione con i cambiamenti della situazione geopolitica, la trasformazione dello scenario internazionale e il conseguente mutamento della posizione del paese.

Smaller or Greater Europe?

Alexey Gromyko

L’Autore sostiene che è nell’interesse nazionale della Russia - tenuto conto del vasto territorio, delle innumerevoli risorse naturali e minerarie, della mano d’opera qualificata e dell’importante capitale umano di cui essa dispone - stringere relazioni strategiche con l’Europa, l’Asia e altre regioni e continenti, in altre parole: sviluppare una politica estera transregionale con elementi globali. Egli avanza l’idea che negli ultimi decenni l’Unione europea (ovvero la Piccola Europa, da distinguere dalla Grande Europa, che include anche la Russia e altri paesi che non fanno parte dell’Ue) è diventata un attore significativo della scena internazionale.

Russia’s return to the international arena. How the Eurasian Economic Union should be estimated?

Ekaterina Entina

Per decenni la Russia e le altre Repubbliche sovietiche hanno fatto parte di un unico sistema economico, che è stato distrutto dal crollo dell’Unione Sovietica. Al posto dell’Unione Sovietica è stata creata la Comunità degli Stati Indipendenti (Csi), con il compito di promuovere la separazione pacifica delle Repubbliche ex sovietiche e il dialogo fra di esse. Ma ben pesto la Csi ha dimostrato di essere incapace di lanciare una più profonda cooperazione e un processo di integrazione.

New horizons for a Greater Eurasia.

Igor Shcherbak

L’articolo trae inspirazione dalla ricerca condotta da Michael Emerson intitolata Towards a Greater Eurasia: who, why, what and how, che presenta un gran numero di idee di vasta portata sulla visione futura di una più grande Comunità eurasiatica all’incrocio fra globalizzazione e integrazione. L’Autore condivide l’approccio pragmatico ed evolutivo di Emerson verso la modernizzazione dell’Asia-Europe Meeting (Asem) e la sua trasformazione in un meccanismo di coordinamento tra i maggiori attori regionali europei e asiatici.

Eurasian Economic Union (Eeu): a good idea or a Russian takeover?

Houman A. Sadri

L’Unione economica eurasiatica ha lanciato un dibattito nella letteratura scientifica su chi ne trarrebbe beneficio e sulle possibili conseguenze. L’articolo prende in esame l’assunto di Michael Emerson, il quale afferma che l’Europa e l’Asia dovrebbero congiungersi e formare una Grande Eurasia. Tale affermazione serve all’Autore come punto di partenza per esaminare la letteratura americana sull’Unione economica eurasiatica.