RSPI 2021-2

14/06/2021

La svolta della democrazia liberale americana: riflessi sull’Europa e sull’Italia

Giulio Terzi di Sant'Agata

Ad ogni cambio di amministrazione e di presidente si verificano nella politica estera degli Stati Uniti correzioni di rotta determinate dalle diversità esistenti tra democratici e repubblicani.Al tempo stesso, esistono dei marcati elementi di continuità ricollegabili anzitutto al patrimonio genetico della democrazia liberale americana, radicato nella Costituzione e nella Dichiarazione di Indipendenza del 1776. E la fiducia nel sogno americano non è mai tramontata; neppure con la
radicalizzazione nel confronto politico dell’ultimo decennio e con le tensioni sociali che l'hanno accompagnata.

The EU engagement in Central Asia

Birgit Wetzel

Il bisogno di fonti energetiche diverse da quelle russe ha dato il via nel 2007 alla “Central Asia Initiative” dell’Unione Europea, concepita per sei anni ed approvata dagli Stati membri all’unanimità, con l’obiettivo di importare petrolio e gas dalla regione del Caspio e dall’Asia Centrale. La diversificazione delle fonti di energia era divenuta una questione di sicurezza, e l’iniziativa era considerata anche come una strategia per sostenere l’indipendenza degli Stati dell’Asia Centrale
nella loro trasformazione verso la democrazia e l’economia di mercato, sottraendoli alla sola opzione che avevano: quella di vendere alla Russia.

Il contenzioso marittimo nel Mediterraneo orientale

Andrea Silvestri

Negli ultimi anni sono periodicamente emerse tensioni nel Mediterraneo orientale, spesso riconducibili ad iniziative turche condotte in aree marittime rivendicate da Cipro e Grecia. Al di là dei casi specifici, in questa parte di Mediterraneo sussistono da tempo contrastanti rivendicazioni in materia di delimitazione delle piattaforme e zone economiche esclusive da parte dei diversi Stati costieri. Rivendicazioni che affondano le loro radici in fattori storico-politici (che risalgono ai trattati conseguenti alla caduta dell’Impero ottomano) oltre che a volontà di sfruttamento economico delle risorse dell’alto mare, e che investono la delimitazione delle aree marittime rispettive.

Chinese hydropower policy in Myanmar. The cases of Yadanabon Bridge and Myitsone Dam

Filippo Verre

Dal 1988, l’influenza della Cina in Myanmar a livello politico e finanziario è stata decisamente rilevante. In seguito alla svolta democratica avvenuta nell’ex Birmania nel 2011 e alla conseguente apertura ai mercati globali, Pechino ha parzialmente perso la sua posizione dominante nel Paese.
Al fine di mantenere una solida supremazia geoeconomica negli affari interni di Naypyidaw, dal 2006 la Cina ha portato avanti diversi progetti idrici. Questo articolo ne esamina due: il ponte Yadanabon e la diga di Myitsone.

Le relazioni diplomatiche tra la Repubblica di Salò e l’Ungheria

Melinda Kinld

Nel settembre 1943 la Legazione italiana a Budapest subì una scissione: l’ambasciatore Filippo Anfuso si schierò con il nuovo governo di Mussolini insieme ad alcuni altri, mentre Carlo De Ferrariis Salzano, ex primo segretario della Legazione italiana, divenne capo della Regia Legazione e ricoprì tale incarico fino all’occupazione tedesca dell’Ungheria, il 19 marzo 1944. Il governo
ungherese, dopo l’8 settembre 1943, riconobbe la Legazione del Regno d’Italia a Budapest e le assicurò sia l’immunità diplomatica sia la protezione degli istituti italiani nella capitale.